Intervista: Paolo Barbieri – Presidente Legacoop Estense

L'intervista a Paolo Barbieri. SMA Società di Mutua Assistenza

Legacoop Estense: qual è oggi la fotografia dell’associazione e l’andamento economico delle cooperative associate?

Legacoop Estense associa oggi 200 cooperative, pari a 3.022 sedi locali ed imprese consorziate sui territori di Modena e di Ferrara, che nel 2022 hanno prodotto e distribuito ricchezza per oltre 7,75 miliardi di euro, in crescita del 5% sul 2021. Soci e socie ammontano a 480mila unità, un numero che – se consideriamo gli abitanti dei territori “estensi” – conferma il forte radicamento cooperativo sulle due provincie: un abitante su due è socio di una cooperativa.

In crescita il numero di persone occupate, che nel 2022 raggiunge quota 33.549 (+ 1% sul 2021), con l’86% di contratti a tempo indeterminato, l’occupazione femminile al 54% e il 30% di occupati under 40.

Intergenerazionalità, patrimonializzazione e longevità sono parole chiave che caratterizzano le scelte delle cooperative: le assemblee dei soci hanno deciso di destinare a riserva l’88% dell’utile prodotto, distribuendosene solo il 9 % (il restante 3% va per legge al fondo per lo sviluppo cooperativo). Una scelta che va nella direzione di rendere le cooperative solide, in grado di gestire momenti di difficoltà come quelli che stiamo affrontando nel contesto globale, capaci di sostenere investimenti per il futuro

Quali sono le prospettive di sviluppo per il 2024?

Per il 2024 le cooperative prevedono un aumento del valore della produzione accompagnato però da una sensibile riduzione dei margini. Ad impattare negativamente, persistono dinamiche quali gli adeguamenti contrattuali non accompagnati da un’adeguata revisione dei prezzi, l’andamento dell’inflazione e dei tassi di interesse, e le difficoltà di reperimento del personale. In un contesto così complesso, sono prioritarie le scelte di Amministrazioni e politica, quali il sostegno al reddito di lavoratori e imprese con misure strutturali come la riduzione del cuneo fiscale e la detassazione dei ristorni, e appunto la revisione dei prezzi negli appalti – principalmente quelli pubblici – per la copertura degli adeguamenti contrattuali e inflazionistici. 

Senza adeguati interventi strutturali è a rischio anche quel sistema di collaborazione pubblico-privato che rappresenta la strada più efficace per dare nuovo impulso a servizi e territori: dalla partnership fra sistema pubblico e cooperazione sociale per garantire risposte ai bisogni crescenti in tema di welfare, a quella fra sistema scolastico-formativo e imprese per lo sviluppo di figure professionali specifiche e il re-skill di quelle esistenti. Proprio in questo ambito Legacoop Estense ha deciso di intervenire direttamente attivando un nuovo sportello a servizio delle associate per favorire l’incontro tra domanda e offerta e la qualificazione del personale. Vediamo inoltre nell’intelligenza artificiale una sfida che va compresa nelle sue potenzialità e governata con adeguati investimenti, per rimanere al passo con l’innovazione e competitivi sul mercato.

SMA e Legacoop Estense:  la novità dell’adesione di SMA a Legacoop (settembre 2023) e il significato della mutualità come elemento di valore per il territorio

Tra Legacoop Estense e SMA c’è sempre stato un rapporto di proficua collaborazione, addirittura antecedente alla fusione tra Legacoop Modena e Legacoop Ferrara, avvenuta nel 2016. Partecipata da numerose ed importanti cooperative associate a Legacoop, SMA, in quanto mutua del territorio, rappresenta uno strumento di welfare flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze, crescenti e sempre più diversificate, dei soci. L’adesione a Legacoop Estense rafforza ulteriormente la relazione di SMA con l’associazione, che si impegna a fornire un supporto qualificato nella gestione imprenditoriale e a favorire la nascita di opportunità di collaborazione con le altre cooperative associate.

Il rapporto tra mutue e cooperative per la costruzione di un welfare etico e inclusivo, in risposta ai nuovi bisogni sociosanitari

Le società cooperative e le mutue nascono nella seconda metà dell’800, con la finalità di assicurare ai lavoratori (in particolare operai e braccianti agricoli) migliori condizioni di vita, favorendo, in maniera integrata, condizioni di lavoro dignitose e la possibilità di ottenere una protezione sociale e sanitaria.

La stessa Legacoop, in origine, racchiudeva all’interno della sua ragione sociale (“Lega nazionale delle cooperative e mutue”) entrambe le organizzazioni. 

La stretta relazione che intercorre tra cooperative e mutue fin dall’origine non ha oggi esaurito la sua funzione ma, anzi, trova nel presente nuove forme e nuove risposte ai bisogni sempre crescenti di assistenza socio sanitaria da parte di tutta la popolazione. Le mutue erogano infatti ai propri soci servizi sussidiari al Sistema Sanitario Nazionale, offrendo risposte specifiche e flessibili che si adattano ai bisogni delle singole persone. Lo stesso welfare aziendale, che oggi viene praticato da un numero sempre maggiore di aziende, trova nelle mutue l’espressione più nobile e inclusiva per erogare servizi socio-sanitari integrativi.