Le mutue sono nate più di un secolo fa ed oggi sono più attuali che mai, perchè garantiscono un’assistenza concreta e diretta ai Soci, rivolta alle persone non autosufficienti, per garantire un accesso equo e universalistico alle cure sanitarie. Le mutue hanno come scopo principale quello di aiutare le famiglie dei Soci, senza scopo di lucro alcuno, non avendo nemmeno il vincolo dell’età e non effettuando screening sanitario di chi si iscrive, al contrario delle compagnie che non assicurano e alzano le tariffe in caso di infortunio o malattia e sono sottoposte ad obblighi più severi.
Attualmente sono ancora le compagnia e controllare la maggiore fetta di mercato ma alcune di queste si fanno passare per mutue per attirare più clienti, segno di una rivalsa del Terzo Settore nei confronti del mercato privato.
La sanità non può comunque essere considerata soltanto un business, sono stati stimati circa 41,5 miliardi di spesa sanitaria che gli italiani hanno affrontato nel 2022 di tasca propria per pagarsi visite, esami, analisi e medicine: soltanto 4,7 di questi sono soldi intermediati da vari soggetti come le mutue, le assicurazioni private o i fondi sanitari integrativi di categoria.
L’Italia possiede una bassissima percentuale di spesa sanitaria intermediata rispetto agli altri Paesi europei, ecco perchè per i soggetti come le mutue, il proposito è quello di trasformare la maggior parte dei soldi pagati direttamente dai cittadini in fondi integrativi, polizze malattia o contratti mutualistici.
Nonostante le mutue si siano diffuse sul territorio italiano dal 1886, l’odierna consapevolezza le vede sempre più fondamentali all’interno del mondo della sanità, in riferimento anche alle previsioni di discesa della spesa sanitaria pubblica: un mercato dunque che offrirà nel futuro più prossimo grandi potenzialità di crescita.