L’Italia si posiziona sul podio dei Paesi che posseggono un’inadeguata alfabetizzazione sanitaria.
Negli anni, grazie le scoperte scientifiche e mediche è stato possibile combattere numerose malattie ma non è stata diffusa di pari passo un’adeguata informazione, lasciando le persone senza i mezzi necessari per combattere i disturbi quotidiani e prevenirli.
La prevenzione primaria riguarda le misure per l’insorgenza delle malattie, mentre la prevenzione secondaria e terziaria riguarda la loro cura.
Intervenire precocemente sui comportamenti determinanti l’insorgenza di patologie e responsabilizzare sulle conseguenze di atteggiamenti scorretti è alla base per la prevenzione di malattie che creano disagi nella quotidianità e che sono oggetto di costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale e dell’individuo che ne viene colpito.
Malattie come il diabete, gli ictus e gli attacchi cardiaci possono essere limitati se gli stili di vita vengono cambiati.
Per evitare la loro insorgenza un’attività di Health promotion adeguata deve toccare vari aspetti, da quello economico a quello ambientale, cercando di diminuire le disuguaglianze e incentivando anche la corretta informazione sulle vaccinazioni.
Nel 2019 è stato rinnovato il protocollo d’intesa con il Ministero della Salute per la diffusione della promozione della salute nelle scuole, che riguarda argomenti come l’affettività, le dipendenze, la nutrizione, gli stili di vita, la vaccinazione, la disabilità e la salute mentale, che corrispondono ai problemi più comuni del nostro secolo e che generano problematiche in milioni di giovani che non sempre trovano un supporto attivo da parte di chi è più grande di loro.
L’health promotion permette alle persone di esercitare controllo sulla propria salute e migliorarla, ecco perchè educare alla prevenzione è uno step fondamentale per aumentare la qualità della vita.
Inoltre, educare alla salute permette anche al Servizio Sanitario Nazionale di ottenere un notevole risparmio ed aumentare il benessere del nostro Paese.