Le interviste: Loredana Vergassola

Sma Mutua, Le Interviste: Loredana Vergassola.

1. Uno spaccato della mutualità in Italia: chi sono le mutue, tipologie e numeri.

Le società di mutuo soccorso sono Enti del Terzo Settore non lucrativi che svolgono attività sussidiaria ed integrativa al servizio pubblico mediante erogazioni economiche, servizi e prestazioni ai propri soci e ai loro familiari nei casi di malattia, infortunio, inabilità temporanea o permanente nonché altre necessità di assistenza familiare ed economica. A norma di legge, le società di mutuo soccorso non possono svolgere attività di impresa e si sostengono attraverso l’impiego dei contributi versati annualmente dai soci sulla base del principio di ripartizione del rischio tra gli associati. Non producono utili. Gli eventuali avanzi gestionali non possono essere distribuiti ma devono essere utilizzati o, comunque, accantonati unicamente per le finalità istituzionali.

La Fimiv rappresenta 188 società di mutuo soccorso su 207 enti mutualistici aderenti tra i quali il Consorzio di Mutue Sanitarie (Mu.Sa.).

Le mutue sanitarie Fimiv sono 45, di cui 11 nel Lazio, 9 in Piemonte, 7 in Lombardia, 4 in Toscana e 4 in Emilia Romagna.

Nel 2023, su un campione di 36 mutue  sanitarie, il numero dei soci ha superato le 711.000 unità, la raccolta contributiva annua complessiva è stata di 225 milioni di euro e i sussidi oltre 193 milioni di euro.

L’incidenza complessiva dei sussidi sui contributi nel 2023 è stata pari all’86%, invariata rispetto al 2022.

Le società di mutuo soccorso storico-territoriali aderenti alla Fimiv erogano sussidi economici in misura minore rispetto alle mutue sanitarie e, soprattutto, organizzano attività di relazione, inclusione sociale, servizi di prossimità secondo i bisogni dei soci e delle comunità di riferimento.

2. Quali sono, oggi, i temi al centro dell’attività FIMIV?

La Fimiv è impegnata su tre principali questioni.

In primo luogo il perseguimento di un assetto giuridico-normativo più chiaro e ordinato, che possa aiutare le società di mutuo soccorso non solo ad operare in maniera corretta e coerente, ma anche a contrastare il fenomeno crescente della mutualità spuria.

La regolamentazione dell’affidamento in gestione dei fondi sanitari integrativi è il secondo fronte di interesse per la Fimiv, che sostiene le mutue sanitarie aderenti nell’affermare la propria affidabilità gestionale.

In ambito di sanità integrativa, ci teniamo ad evidenziare, nel rispetto al principio di libera concorrenza, l’incoerenza, a nostro parere, dell’obbligatorietà imposta ai datori di lavoro per l’adesione ai fondi bilaterali di categoria ai fini dell’erogazione dei piani di assistenza ai lavoratori.

Pensiamo piuttosto che, qualora un datore di lavoro valuti il maggiore vantaggio per i propri lavoratori dipendenti di avvalersi di un diverso ente assistenziale (ad esempio una società di mutuo soccorso) al quale conferire i contributi destinati all’assistenza sanitaria integrativa, dovrebbe poterlo fare.

Il terzo tema di impegno della Fimiv riguarda il consolidamento tra le associate di una strategia di sistema attraverso accordi di mutualità tra mutue, finalizzati allo sviluppo di filiere territoriali della salute.

L’obiettivo è di unire volontà e capacità operative delle società, ciascuna secondo la propria dimensione e nel reciproco riconoscimento del potere e sapere generare valore nel territorio.

Il futuro della sanità e quale scenario per le mutue sanitarie?

La centralità del servizio sanitario nazionale è per noi un assunto imprescindibile, un bene collettivo e un diritto da proteggere e garantire senza riserve.

Al contempo, non ignoriamo che le risposte del sistema pubblico non sono sufficienti a coprire i bisogni delle persone nei tempi e nei modi che sarebbero necessari.

Per altro verso, occorre prendere atto che l’assistenza sanitaria integrativa contrattualizzata è una realtà ormai radicata nel Paese (se ne avvalgono circa 15 milioni di lavoratori dipendenti).

Di questo sistema le società di mutuo soccorso sono parte attiva. Si tratta di risorse aggiuntive che possono fare la differenza per una copertura dei bisogni più ampia possibile, specialmente se indirizzate in senso non lucrativo.

Le società di mutuo soccorso operano con l’obiettivo di massimizzare le utilità reciproche tra gli assistiti. Se il modello contrattuale assicurativo è quello di un’impresa commerciale che, per sua natura, ha come fine il guadagno per mezzo di coperture di rischio tra le quali anche l’assistenza sanitaria, nel modello associativo mutualistico il denaro è unicamente il mezzo per conseguire il fine esclusivo dell’assistenza agli iscritti.

Affermare il valore economico del modello mutualistico non è un percorso piano e lineare e c’è da chiedersi se l’economia di capitale consentirà lo sviluppo dell’economia sociale nella quale le società di mutuo soccorso sono una parte economicamente e socialmente rilevante. In ogni caso la direzione per noi è chiara e su questa strada ci muoviamo.